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In questa mappa vogliamo far vedere un esempio (tra i tanti possibili) della utilità delle mappe sugli aiuti di Stato regionali che stiamo realizzando e rendendo disponibili in opendata geografici; utilità ancora maggiore ove tali dati siano combinati con altre informazioni (anch’esse rilasciate in opendata).

Utilità non soltanto per i cittadini o le imprese, ma anche per la P.A. quando decide di pianificare il proprio territorio.

Per battezzare questo esperimento abbiamo scelto questo slogan:

Il riuso degli open data come strumento per il riuso dell’Italia.

Lo spunto per questo esempio è, infatti, arrivato grazie all’invito ricevuto da ItaliaCamp a partecipare al confronto con Giovanni Campagnoli, autore di “Riusiamo l’Italia. Da spazi vuoti a startup sociali e culturali” del 14 maggio 2015.

Per l’occasione abbiamo realizzato un mash-up, che sovrappone alla mappa degli aiuti di Stato Regionali 2014-2020 per la Sardegna, i punti di interesse relativi agli edifici abbandonati di Cagliari.

Da dove arrivano gli opendata degli edifici abbandonati di cagliari?

La fonte è la stessa di quelli delle mappe degli aiuti in questo caso: la startup Nordai Srl che sta completando il geoportale degli aiuti regionali disponibile su questo sito (realizzato sulla piattaforma geonue) lo scorso settembre ha partecipato a Cagliari in qualità di main partner al festival SmartCityness, all’interno del quale aveva – tra le altre cose – organizzato il GeoCloud LAB.

All’interno del laboratorio di tre giorni i cittadini iscritti hanno avuto la possibilità di imparare i fondamenti del GIS e le basi per l’uso di GeoNue, in modo che fossero loro stessi a sviluppare dei progetti che poi sono stati pubblicati in un mini GeoPortale all’interno del sito della manifestazione.

Siamo partiti dal risultato di uno di quei progetti chiamato “La città del Presente” (elaborato dai cittadini partendo da  “La Cagliari che non c’è” uno studio sul territorio di Cagliari già svolto dall’associazione Urban Center di Cagliari, organizzatrice di SmartcCityness).

Le città sono stratificazioni ed elaborazioni del concetto di luogo e questo è ancora più evidente nel nostro capoluogo, caratterizzato da una grandissima pluralità storica e urbanistica. Tante volte passano inosservati, sotto i nostri occhi, un grandissimo numero di anonimi ruderi. Alcuni di questi, vincolati ma in un totale stato di abbandono e altri, antichi, ma privi di qualsiasi tutela, destinati prima o poi alla demolizione per far posto a edifici moderni.

Grazie a questa mappa il decisore pubblico – o anche un privato che deve decidere se proporre un investimento – può avere contezza immediata e visuale di quali tra quegli edifici potrebbero essere destinatari di aiuti di Stato secondo la Carta degli aiuti regionali, avendo così un ulteriore elemento di riflessione per coadiuvare il momento decisionale.

Ovviamente il layer riguarda solo la mappa degli aiuti regionali, e dunque le zone rosse possono comunque beneficiare degli aiuti di Stato secondo le previsioni degli altri strumenti normativi comunitari (occupazione, PMI, ricerca e sviluppo, etc). Tuttavia la classificazione ai fini degli aiuti regionali incide potenzialmente sulle percentuali di aiuto ammissibile.

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Punti di interesse
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